martedì 26 febbraio 2013

GOURMET CORNER: LA FAME DEL SABATO SERA

Questo Gourmet Corner che vi apprestate a leggere ha un valore epocale. Infatti si tratta di un ritorno volontario, da parte di chi vi scrive, a prodotti targati McDonald's dopo anni.

Il colosso del fast food guidato dall'inquietante Ronald McDonald aveva smesso di essere presente nel mio personale radar del cibo-spazzatura  da ormai tredici anni circa. Fino ad allora la multinazionale di Oak Brook, Illinois aveva l'egemonia su hamburgers e patatine in Italia, finendo anche per assorbire i competitors locali (non ti ho dimenticato, Burghy!). Alla fine degli anni 90 si poteva affermare con certezza che Roma era la capitale europea con più ristoranti McDonald's: ce n'erano davero tanti, spesso posizionati molto vicini in alcune zone. Tant'è che avrebbero potuto aprire un McDonald's anche all'interno di un altro McDonald's!
Questo dominio ha iniziato a vacillare quando all'inizio del nuovo millennio Burger King, il rivale globale, ha fatto il suo timido ingresso sul suolo italico: sin dal primo momento mi sono dichiarato suddito incondizionato del King per la superiorità qualitativa e quantitativa dei suoi proodotti e allo stile più cool e rockeggiante che lo contraddistingue rispetto a quello più moccioseggiante e familiare a tutti i costi di McDonald's.

Nel giro di una decina d'anni BK ha inesorabilmente preso terreno, McDonald's per rimanere sulla cresta dell'onda ha provato in questo periodo a darsi una “ripulita" cercando di rinnegare le proprie origini di junk food abbracciando la filosofia
dello slow food con risultati per nulla convincenti. Vedasi l'utilizzo di testimonial fuori contesto tipo lo chef Gualtiero Marchesi o l'allora ministro dell'agricoltura Luca Zaia, ma soprattutto l'uso volutamente plateale di prodotti nostrani, genuini e DOP e Grana Padano per la creazione di panini siculi, romagnoli, friulani o molisani che alla fine non lasciano il segno, mentre nessuno dei capoccioni del reparto marketing pensa a riportare in vita quell'orgasmo per le papille gustative che era il McRib (mi manchi da morire, sai? Non ti ho mai dimenticato!), tanto per fare un esempio.


Le grandi stars non fanno mai date in Italia.
McDonald's mi ha riportato volontariamente nei suoi ristoranti, non perché mi ci trovavo con qualcuno e non c'erano BK nelle vicinanze. Questo grazie alla sua nuova gimmick promozionale, nome in codice: LA FAME DEL SABATO SERA.




Come si accennava prima McDonald's ha momentaneamente messo da parte stronzate da finto gourmet e ha puntato su un tema che ha fatto pizzicare il senso di fissato retro-pop di chi vi scrive: LA DISCO!

Non solo sono un grande estimatore di questo genere musicale, col suo groove e i suoi bassi, ma, probabilmente perché sono stato concepito e poi partorito sul finale dei 70s e quindi ce l'ho nel DNA, ma anche di tutto quel che riguarda la disco come estetica, spirito e cultura, come ad esempio serie animate come Muteking...




...o i Galaxy Goof-ups, di sicuro la serie più sballosa e lisergica di Hanna-Barbera.


Guardare dal minuto 5:47. Fun! Fun! Fun!


Oppure con videogiochi come lo sparatutto Fever SOS.




Senza dimenticare quel figo di Tiger Jackson: grazie a lui sono riuscito a finire Tekken 3 con un solo gettone varie volte.



E cosa dire del cinema? Non mi riferisco unicamente a La Febbre del Sabato Sera, bensì a tutta l'exploitation ed epigoni generati da questo film in tutto il pianeta. Uno su tutti, il fondamentale John...Travolto da un Insolito Destino, opera prima di Neri Parenti!




Ma bando alle Disco-divagazioni e passiamo al sodo: Per questa promozione sono stati lanciati due panini per un periodo limitato, a poca distanza l'uno dall'altro. Ad aprire le danze (mai termine fu più azzeccato) abbiamo avuto il Saturday Night.


Dirinararà!

Il Saturday Night appartiene a quella categoria di panino definita in maniera colloquiale "ignorante". Un trionfo di grassi saturi, di quelli che uno ordina per dimostrare agli amici che il suo stomaco può digerrire anche la ghisa, e magari dopo rimane anche un po di spazio per un McNuggets da sei. Gli ingredienti sono: hamburger, formaggio, bacon, salsa segreta (non capisco perché debba esserci tanta segretezza riguardo le salse!) e pane al bacon di cui non
sono mai stato fan. E per la prima volta sugli schermi: il tortino di patate!
A sentirlo fa molto fico, molto alta cucina, ma in realtà si tratta dell'ingrediente più inutile da infilare in un panino. Che senso ha infilare qualcosa di patatoso in un hamburger quando già viene accompagnato dalle patatine? Risulta ridondante oltre che pericolosamente indigesto. Già il Saturday Night di per se non brilla come gusto, ma questo surplus di patata rende la consumazione del McMenu un'impresa titanica, sia per chi di solito inizia con le patatine come "aperitivo" (come il sottoscritto) per poi passare al panino, sia per chi inizia dal panino e conclude con le patatine. Io ho provato entrambe le modalità e a fatica sono arrivato alla fine, col risultato finale che forse il mio flusso sanguigno si sia trasformato in fecola.
Oltretutto ad accompagnare il Saturday Night c'era la classica tipologia di patatine "speciali" che poi vengono accantonate (in quanto fan di questo tipo di patatine è sempre un dispiacere quando accade), in questo caso si tratta delle sfiziose Slice Chips, aromatizzate alle erbe, che purtroppo perdono molto abbinate a quella mostruosità di panino.



Giudizio per il Saturday Night: pesante, indigesto, insapore e che si ripete; come quando ascolti YMCA dei Village People per la duemilionesima volta da quando esci la sera per locali, con tutti che fanno quella cazzo di coreografia puntando il ditino. Le Slice Chips invece spaccano!

Per fortuna il Saturday Night nel giro di un paio di settimane ha raggiunto il meritato oblio, e al suo posto attualmente troviamo il Disco Fever.



A parte avere un nome più accattivante alle mie orecchie, il Disco Fever ha ottenuto la stima del sottoscritto che il suo predecessore non ha meritato. Eppure la sua composizione non è poi tanto diversa. Vi sono state approntate delle lievi, ma determinanti modifiche.
Restano l'hamburger (of course), la salsa segreta e il formaggio che stavolta è fuso. Il pane al bacon rimane, ma stavolta viene arricchito da erbette che sia a livello cromatico che gustativo ci stanno bene.
Smammano via il bacon e l'inutile tortino di patate e al loro posto troviamo la santissima trinità del Whopper: la semplice ma efficace combo Pomodoro-Lattuga-Cipolla. Forse sono io che sto invecchiando e diventando una persona matura, forse è il mio stomaco che inizia a cedere, forse Masterchef e i mille altri programmi di cucina che invadono le nostre TV hanno condizionato il gusto comune, compreso il mio (a quando un hamburger con lo scalogno e la salsa olandese, accompagnato da pastinachine fritte?), questo tris di ingredienti potrà anche risultare troppo salutista e banale per gli integralisti del junk food com'ero un tempo anche io, ma va ammesso che sono necessari a far scendere giù bene il panozzo, smerigliando ber bene la gargarozza, come diceva Enzo Braschi all'apice della sua carriera.


"Troooooooppo giusto!"
Ma la cosa che mi ha più sorpreso è che finalmente McDonald's ha iniziato a tagliare le cipolle a la Julienne, in pezzi che si possono afferrare con le dita, come ha sempre fatto la concorrenza invece di ridurla in microorganismi quasi invisibili sennò i bimbi fanno i capricci e le smorfie schifate. Che sia un tentativo di crescita concreto o tutto svanirà con la fine della promozione? Io spero, per il loro bene, per la prima ipotesi.

Giudizio per il Disco Fever: Buon prodotto, per palati da intenditore. Dotato di una sua armonia e di un suo groove come More, More, More di Andrea True Connection o Boogie Oogie Oogie degli A Taste of Honey, anche se secondo me mancava la presenza di qualche ingrediente particolare che aggiungesse maggior gusto per renderlo un riempipista.

Ma forse il riempipista secondo me è il nuovo McFlurry al gusto di Apple Pie, che consiste in un topping bello denso di mela con un forte e graditissimo retrogusto di cannella, arricchito da granella croccante. Si può definire un ritorno alla mitica torta di mele del McDonald's, ma senza ustionarsi la lingua. Spero che una volta finita la promozione, rimanga una presenza fissa nei menù, al pari di grandi classici di KC and the Sunshine Band come Shake your Booty o Get Down Tonight.



La magia della Disco morì il 12 luglio 1979 allo stadio di baseball Comiskey Park di Chicago, nella cosiddetta Disco Demolition Night, in cui una moltitudine di rockettari ed esagitati fecero  a pezzi migliaia di vinili al grido di "Disco Sucks!". Speriamo che la Fame del Sabato Sera non faccia la sua uscita in maniera così violenta, di sicuro non lo merita. Io resterò sempre fedele alla causa di Burger King, ma il tentativo l'ho apprezzato e mi batterò comunqu affinché il McFlurry Apple Pie non venga ritirato dal mercato.
Concludo con uno spot 70s di Burger King, nel pieno della Disco Fever originale. Questa è la dimostrazione che sono sempre stati avanti.











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