giovedì 21 luglio 2011

GOURMET CORNER: APPLE JACKS

L'Italia è una nazione che tratta a pesci in faccia un sacco di categorie: precari, cassaintegrati, laureati che non riescono a inserirsi in ambiti lavorativi a loro consoni, vittime di abusi e ingiustizie sociali e, soprattutto, gli Estimatori dei Cereali.
Già, purtroppo in Italia ci si riempie un sacco la bocca sulla dieta mediterranea, su quanto si mangi bene e stronzate di questo tipo, quando invece la cultura della prima colazione (il pasto più importante della giornata) è praticamente assente: a dimostrazione di ciò basti vedere quanto è asfittico il mercato dei cereali. Basta fare un giro tra gli scaffali dei nostri supermercati per accorgerci della pochezza dell'offerta rispetto a quanto si possa trovare nei negozi di un qualsiasi paese anglosassone, così i veri intenditori come il sottoscritto devono cercare altrove per trovare prodotti particolari d'importazione.
Fu così che qualche giorno fa, mentre mi trovavo in un negozio di una celebre catena di specialità internazionali, mi trovai di fronte, tra tutti i cereali esposti, a una bella scatola di Kellog's Apple Jacks.

Hidden Treasure.
 

lunedì 18 luglio 2011

HOLDING OUT FOR A HERO

Qualche settimana fa, il sottoscritto ha osservato con curiosità e anche un pò di preoccupazione il primo meeting di super-villains italiani (i Liberi Servi, che oltretutto si son scelti anche un nome del cazzo che non ispira terrore nei cuori della gente tipo Legione degli Stronzi, ad esempio), concludendo il mio intervento chiedendomi se di conseguenza faranno la comparsa su questo suolo italico dei supereroi per contrastarli.
Ebbene, questo fine settimana ha fatto la sua comparsa un Misterioso Giustiziere.
I fatti sono noti per chiunque: a seguito della geniale legge finanziaria che i nostri amatissimi politici hanno approvato, in cui non viene toccato con un dito nessuno dei loro privilegi mentre noi vile plebaglia ci facciamo carico di tutti i sacrifici per fronteggiare questa dannata crisi, fa la sua comparsa sul web un certo Spider Truman, che in poche ore catalizza l'attenzione degli internauti e dei media in generale.
Questo misterioso ex-precario di Montecitorio per 15 anni ha insediato le sue SpiderTrumanCaverne nei luoghi virtuali che contano (Facebook, Twitter), e in più il suo blog ha istantaneamente aumentato il suo numero di followers (per questo ammetto di essere un pò invidioso...), iniziando a snocciolare col contagocce i panni sporchi della casta ai tanti utenti (giustamente) incazzati con la nostra classe politica.
Ora non voglio stare a disquisire su cosa c'è sotto, qual'è lo scopo, giusto o sbagliato e blablabla...per quello ci saranno persone più o meno autorevoli di me a farlo. Piuttosto vorrei analizzare il suo modus operandi da personaggio misterioso. Come consumatore ed estimatore di eroi prodotti dalla cultura pop, voglio solo esprimere il mio parere su come Spider Truman possa gestire meglio la sua identità segreta.
Intanto che i media generalisti si chiedono: " Chi lo sa che faccia ha, chissà chi è?" il nostro eroe decide di svelare la sua vera identità, e sul suo blog tira fuori sto capolavoro di presentazione.

Spider Truman è lì vicino a voi. 
Spider Truman è ovunque.
Spider Truman è ogni disoccupato che non trova lavoro perchè non ha santi in paradiso. 
Spider Truman è ogni precario che viene struttato per 900 euro al mese e poi dopo anni e anni buttato in mezzo a una strada.
Spider Truman è ogni cassintegrato che deve sudare per arrivare a fine mese. 
Spider Truman è ogni operaio sfruttato e malpagato per 40 anni alla catena di montaggio per un salario e una pensione da fame. 
Spider Truman è ogni giovane costretto ad emigrare perchè gli hanno rubato il proprio futuro. 
Spider Truman è ogni anziano costretto a sborsare decine di euro di ticket se ha la pretesa di andare in un ospedale.
Spider Truman è ogni uomo e ogni donna che a luglio ed agosto non può permettersi nemmeno una settimana al mare.
Spider Truman è uno, nessuno e centomila.


Dopo aver letto ciò sono giunto ad alcune conclusioni: e in tutta amicizia vorrei fare degli appunti al nuovo idolo delle masse per proseguire la sua missione vendicatrice.

mercoledì 22 giugno 2011

HANDS ACROSS AMERICA

Nell'immaginario comune gli anni 80 vengono ricordati specialmente come il periodo storico in cui il capitalismo nella sua forma più selvaggia esplose e si impose come stile di vita nelle società occidentali. Una visone sociale di cui, in questi tempi recenti che stiamo vivendo, assistiamo al suo lento e inesorabile
sgonfiarsi, come fosse una bambola gonfiabile a cui è stato dato un morso troppo forte su una chiappa...
Ma non è questo che ci interessa ora.
Torniamo negli anni 80 e andiamo negli United States of America, che in quel decennio ha donato al mondo cose  belle come i Run DMC e l'Hulkamania, ma anche cose negative come il capitalismo, l'edonismo, il reaganismo, qualche altro ismo, gli yuppies che pippano la cocaina... si era creata una società il cui pensiero dominante era arricchirsi senza guardare in faccia nessuno, ostentare beni di lusso. La maggior parte degli americani aveva abbracciato questo stile di vita... ma comunque c'era anche una vastissima fetta di popolazione che purtroppo viveva nella povertà, e si sa che agli yuppies i poveri fanno schifo, di sicuro qualche politico repubblicano li apostrofa con frasi del tipo: "Siete gli USA peggiori!" e cose del genere.

 VS. 

Eppure quelli erano anche gli anni della beneficienza su grande scala e degli eventi ad essa correlata: in questa sede si è già parlato del Live Aid e del progetto musicale USA for Africa, ed è proprio il successo di quest'ultimo a ispirare il manager musicale e attivista  Ken Kragen un nuovo progetto benefico diverso da quanto visto finora.

Ken Kragen sarebbe lui.

venerdì 10 giugno 2011

THE INJUSTICE GANG OF ITALY

L'altroieri è successo un evento che sicuramente alla maggior parte dell'opinione pubblica avrà fatto ribbrezzo: cioè, un pò ne ha fatto anche al sottoscritto. Ma al tempo stesso mi ha esaltato.
I Direttori dei quotidiani vicini o direttamente di proprietà del nostro attuale capo del governo si sono riuniti in un evento speciale, e per l'occasione hanno anche dato un nome al loro gruppo: I LIBERI SERVI...  




... e appena li ho visti lì seduti tutti insieme dietro quel lungo tavolo un'immagine ben precisa è balenata nella mia mente...questa:

martedì 24 maggio 2011

Press ESC

Finalmente è accaduto: sono riuscito a seguire una finale dell'Eurovision Song Contest in diretta davanti alla TV! Finalmente ho provato lo stesso infervoramento che amici e parenti dalla Spagna (dove questa manifestazione è un'istituzione, come in tutti gli altri paesi europei, of course) mi hanno sempre raccontato. E devo dire che hanno ragione: è difficile, anzi impossibile,  resistere a quel turbinio di musiche, colori, testi, coreografie, colori ed effetti pirotecnici che invadono i salotti di tutto il vecchio continente. Per non parlare di come ti incolli allo schermo il sistema di classifica e dei punti. La cosa bella è che il sottoscritto era preparato a ciò, ed è stato davvero sorprendente vedere che le persone con cui mi trovavo ieri, all'inizio scettici e anche perplessi riguardo il mio entusiasmo all'evento, si siano intrippati e appassionati forse anche più di me...per questo motivo, nel mio piccolo posso considerarmi vincitore morale di questa edizione: sono riuscito a diffondere  il verbo!



I veri vincitori però sono questi qui: tali Ell & Nikki per l'Azerbaijan, un duo parecchio anonimo con un pezzo notevolmente palloso e sdolcinato, che a quanto pare è riuscito a piacere al pubblico europeo...Mah!
Li cito unicamente per dovere di cronaca.
Gelatai in love.
Il resto dei concorrenti era parecchio variegato a livello di stile musicale: forse sarà che non sono esperto dell'ESC oppure mi ero fatto delle aspettative nel voler guardarmi una baracconata dall'inizio alla fine, ma è stata meno kitch di quanto mi immaginassi, con mio rammarico: mi aspettavo un numero maggiore di performances cafone...comunque sia è stata una serata godibile con più di una perla., secondo i miei modesti gusti.

lunedì 28 marzo 2011

ALL-STARS SINGLES ANTHOLOGY

Avvenimenti come quello che è accaduto in Giappone fanno gelare il sangue nelle vene. La combo Terremoto+Tsunami+Radiazioni ha messo in ginocchio un paese considerato "invincibile" dal resto del mondo, che guarda con apprensione, spera e prega che le vittime e le conseguenze di questa tragedia possano essere meno gravi di quel che sono.
Questa introduzione rappresenta un sentito omaggio nei confronti del mio amato popolo nipponico, che tanto ha dato all'immaginario pop mio e di molta altra gente, e oltretutto serve come spunto all'argomento di oggi. Nell'ambito fumettistico, i supereroi si uniscono in gruppo (Vendicatori, Justice League...) per affrontare minacce e crisi che un unico eroe non potrebbe affrontare: la cosa più simile che può accadere nel mondo reale è che artisti dai background più disparati si uniscano per registrare una canzone per raccogliere fondi per una determinata causa umanitaria, mettendo al servizio il loro talento e cercando di contribuire con l'arte al lavoro importantissimo che fanno istituzioni, volontari e persone che questi determinati problemi li affrontano quotidianamente.
Tralasciando tutti gli aspetti umanitari e tecnici, ciò che più attrae il sottoscritto sono i roll call degli artisti partecipanti che rappresentano l'improvvisa emergenza e il periodo storico in cui essa accade, nonchè la tempestività nell'affrontarla: questo fa sì che artisti consolidati e nuove rivelazioni, one-hit wonders e leggende della musica si ritrovino insieme nello stesso momento, nello stesso studio di registrazione a cercare di dare il loro contributo per un mondo migliore.
Questo fenomeno musicale si deve principalmente a due importanti capisaldi:

BAND AID - DO THEY KNOW IT'S CHRISTMAS? (1984, 1989, 2004)

La storia è nota: nei primi anni 80 Bob Geldof, dopo aver visto un reportage della BBC sull'Etiopia, rimane colpito dalla fame e dalla povertà di cui è vittima la popolazione di quel paese, quindi decide di darsi da fare in prima persona per aiutare quelle povere persone: organizza un grandissimo evento musicale, il Live Aid, coinvolgendo una lista enorme di colleghi musicisti. Per promuovere questo evento Geldof, assieme a Midge Ure scrive un singolo da far cantare ai suoi colleghi più in vista del periodo... e così per il Natale del 1984 ecco pronto il famoso Do  They Know it's Christmas Time?, il resto e storia...




lunedì 7 febbraio 2011

COSBY FASHION PARADE




Viviamo in un'epoca priva di stile e di gusto, inoltre in pieno inverno è deprimente andare in giro e vedere gente con indosso tonalità che vanno dal nero, al grigio, al marrone: trovo che sia ora di affidarsi ai suggerimenti di un' icona di stile del ventesimo secolo...

           

           

    

   

Dovrebbero tornare di moda le fantasie colorate e pulloverose indossate da Bill Cosby nello show che porta il suo nome (in realtà ne ha fatto 2, in entrambi Phyllicia Rashad interpretava sua moglie che, tra l'altro, nella vita reale è stata sposata col Poliziotto dei Village People...)


Mi piacerebbe vedere gente in giro con questi maglioni: io non so se avrei il coraggio di indossarli. di sicuro vorrei la T-Shirt di Cosby in Fat Albert.


HEY HEY HEY!